L’Arte conviviale.. d’autore

Michelangelo Buonarroti il Giovane (1568-1646)
Nell’entrare a tavola, tutti si stupirono delle bellissime piegature dei tovaglioli preparate dal solito credenziere di Corte: esse facevano un bianco compimento che quasi di marmo o di neve pareva…
Fisiologia del Gusto di A.Brillat-Savarin (1755-1826)
Alcuni cibi conciliano dolcemente il sonno:essi sono tutta la famiglia delle lattughe, la portulaca, il fior d’arancio e soprattutto le mele renette se si mangiano prima di coricarsi. Sarebbe un grave errore credere che occorra bandire dalla nostra tavola sostanse cosi’ soporifere, perche’ i sogni che ne derivano sono generalmente piacevoli, leggeri e prolungano la nostra esistenza anche nel tempo in cui essa sembra interrotta

Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicita’ di questa persona durante le ore che egli passa sotto il vostro tetto.

Tomasi di Lampedusa…il Gattopardo

… alla fine del pranzo venne servita la gelatina al rhum..si presentava minacciosa, con quella  sua forma di torrione appoggiato su bastioni e scarpate, dalle pareti lisce e scivolose impossibili da scalare, presidiata da una guarnigione rossa e verde di ciliegie e di pistacchi; era pero’ trasparente e tremolante ed il cucchiaio vi si affondava con stupefacente agio…..

François Rabelais… Gargantua e Pantagruele (1483-1553)

… poi furono coperte le tavole di tovaglie preziosissime. E l’ordine del servizio fu tale che la Signora non mangio’ nulla salvo celeste ambrosia, e nulla bevve fuorche’ nettare divino. Ma i signori e le dame della sua casa furono, e noi con essi, serviti di rare vivande, appetitose e preziose, che nemmeno se le sogno’ Apicius….

Matilde Serao…Saper vivere (1856-1927)
.Nei pranzi, anzitutto, bisogna curare i particolari: ricchezza e finezza di biancheria, di argenteria, di porcellane, di cristalli: ricchezza di lumi, ricchezza di fiori: stanza calda in inverno, fresca in estate: sedie comode, sgabello sotto i piedi delle signore. servitu’ attentissima, garbata , taciturna…………….

Giacomo Casanova Storia della mia vita (1725-1798)
.Per una cena intima con una donna, van prese alcune precauzioni elementari, in modo da sedurre senza precipitare le cose, sorprendere e non stordire, inebriare e non ubriacare, preparare ai piaceri di Venere risvegliando con dolcezza tutti i sensi. La scelta delle vivande dipendera’ evidentemente dal colore dei capelli e dalla carnagione della donna desiderata. Di regola, non si possono offrire le stesse pietanze ad una brunetta vivace, ad una dolce bionda od ancor meno ad una rossa dalle forme rotonde……

Joseph Roth..La marcia di Radetzky..(1898-1939)
…i piattini separati che contenevano i legumi, le rape lucide e paonazze, i sobri e verdissimi spinaci, l’acerbo biancore del ravanello, l’ovale impeccabile delle patate primaticce, che nuotavano nel burro liquido quasi come leggiadri giocattoli….

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