Insalata alla Rossini

Rossini era un amante della buona cucina. Una delle frasi che gli vengono attribuite e che, per questo aspetto, meglio lo definiscono è quella secondo cui “l’appetito è per lo stomaco quello che l’amore è per il cuore

Insalata alla Rossini
Prendere dell’olio di Provenza, senape inglese, aceto francese, un poco di limone, del pepe e del sale, sbattere bene insieme il tutto, poi aggiungere alcuni tartufi tagliati a pezzettini, che danno al condimento una tale fragranza da prolungare l’estasi del goloso.

Il Cardinale segretario di Stato, del quale ho fatto conoscenza in questi ultimi giorni, mi ha dato per questa scoperta la benedizione apostolica.

In cucina, oltre ai famosissimi Tournedos, che devono il loro nome a una celebre battuta di Rossini ad un cuoco che non osava prepararli di fronte a lui e ai suoi commensali “ebbene, fatelo girandovi dall’altra parte, tournez moi le dos”, le spcialità di Rossini erano l’insalata benedetta, la crema di beccacce, la crema di castagne, le noccioline di semolino, la spuma di prosciutto e pollo e i rognoni al tartufo, che era la sua grandissima passione, e poiché la sua cucina era soprattutto a base di tartufi, allora assai rari in Francia, spesso chiedeva ai suoi amici di spedirglieli dall’Italia, così come da Napoli si faceva spedire i maccheroni, da Milano il panettone, da Gorgonzola il formaggio

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