Un 2010 all’insegna della filera corta

Aumentano in modo esponenziale la vendita diretta e i gruppi d’acquisto. L’Emilia Romagna la regione con più operatori bio. Prima le Marche per la densità

 

Avanza la filiera corta nelle grandi città e nei piccoli centri. A testimoniarlo è l’edizione 2010 di Tuttobio, il rapporto annuale di Biobank che prende in esame e confronta i numeri del biologico italiano. Gruppi di produttori, cooperative o singoli agricoltori sono al centro del processo di crescita della filiera corta che coinvolge sempre più persone, famiglie, gruppi di amici, colleghi di lavoro.  

Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana si confermano le tre regioni leader per numero assoluto di operatori del biologico, con l’Emilia-Romagna che torna alla guida del gruppo.  La classifica per densità di operatori vede invece al primo posto le Marche, seguite da Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige. 

Questo l’andamento delle otto tipologie di operatori del biologico prese in esame dal Rapporto Bio Bank, per numero assoluto nell’ultimo triennio: Gruppi d’acquisto solidale +68% • Aziende con vendita diretta +32% • Ristoranti +31% • E-commerce +25% • Mense scolastiche +23% • Agriturismi +22% • Mercatini +10% • Negozi +2%. Sulla sedicesima edizione dell’Annuario del biologico sono pubblicati i dati aggiornati di quasi 8.000 operatori bio in Italia, dei quali più di 3.100 legati alla vendita diretta.

fonte terranuova.it

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