Il Gofri della Val Chisone

Frutto di una lenta cottura, il caratteristico aroma, la fragranza dell’impasto ed il colore sono il risultato di gesti compiuti con saggezza alpina.

 

Al palato si percepisce la sua croccantezza esterna e la morbidezza della parte interna. I prodotti locali selezionati per la farcitura contribuiscono ad arricchire ulteriormente il sapore, completando l’armoniosa rotondità della forma sia con gusto e profumo inimitabili.

Il Gofri è una cialda croccante a nido d’ape spessa poco meno di un centimetro, ricavata da un impasto di farina, latte, acqua, uova e lievito, messi a cuocere su apposite piastre di ghisa sagomate. Il gofri puo’ essere gustato con farcitura dolce o salata.

In Val Chisone, è uso cuocerli su piastre di ghisa (le gofriere) scaldate direttamente sul fuoco e strofinate con un pezzo di lardo. In Val Germanasca, con gli stessi ingredienti, venivano preparati i “tourtèl” che erano sprovvisti di lievito e che si cuocevano su apposite padelle in “peiro douso” (talco), prodotte in zona. I gofri sono delle cialde leggere che da tempo immemorabile vengono preparati nelle famiglie ogni volta che vi è un’occasione per incontrarsi e per stare in compagnia. Oggi è comune trovarli nelle feste paesane di tutta la vallata.

Ingredienti: 700 g di farina,1 litro di acqua, sale, 1 bustina di lievito, lardo.

Preparazione: Preparare una pastella con farina, acqua, sale e lievito e lasciarla lievitare almeno 2 ore. Per non far appiccicare il “gofri” alla piastra, occorre ungerla con del lardo. Versare circa un mestolo di pastella sulla piastra di ghisa calda rigirandola velocemente ed estrarre il “gofri dopo alcuni minuti. A piacere farcire il “gofri con marmellata, miele o cioccolata. Se preferite il “gofri” salato, potete farcirlo con prosciutto, salame o formaggio.


fonte www.ciboviaggiando.it

 

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