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L’orzetto alla trentina è di origine antichissima, infatti compare già in alcuni testi del quindicesimo secolo, e, come molti piatti tipici, si presenta in molte versioni
Occorrono: verdure miste (patata, carota, sedano, porro, prezzemolo, fagioli borlotti, piselli e qualche verdura di stagione), acqua, osso di prosciutto cotto, orzo perlato, olio
Tagliate finemente le verdure e mettetele in una pentola riempita d’acqua. Aggiungete un bel pezzo di osso di prosciutto cotto avvolto in una garza. Bollite il tutto per almeno un’ora, quindi aggiungete l’orzo perlato (nella misura di un pugnetto a persona) già precedentemente risciacquato in abbondante acqua corrente.
Cuocete il tutto per circa quattro ore a fuoco molto lento e quindi, verso fine cottura, aggiungete due cucchiai di olio (possibilmente extra vergine d’oliva).
Togliete l’osso di prosciutto e lasciate riposare l’orzetto per almeno un giorno se volete gustare tutti i sapori di questo meraviglioso piatto.
Servitelo caldo accompagnato da un buon bicchiere di pinot nero trentino.