VIN SANTO PUCCIARELLA COLLI DEL TRASIMENO DOC: vino selezionato per Un’Itàlia

  VIN SANTO PUCCIARELLA  2007 COLLI DEL TRASIMENO DOC AZIENDA AGRICOLA PUCCIARELLA SRL   MAGIONE PG medaglia argento 2011
 

 

E’ un territorio dove si produce un nettare, il vino dei Colli Trasimeno, una delle tre Doc che fanno riferimento alla Strada insieme a quella dei Colli Altotiberini – nel territorio tra Perugia e Città di Castello che, passando dalla valle del Niccone porta dal lago al fiume Tevere tra castelli e abbazie, dove è ancora viva la fama del capitano di ventura Braccio Fortebraccio di Montone – e quello dei Colli Perugini, dove si producono vini che sanno ben raccontare le storie di questi luoghi

la produzione di questo Vin Santo,  si ottiene ancora con il metodo “tradizionale”.
Uvaggio con Trebbiano, Malvasia ed altre uve a bacca bianca. Il colore è ramato. Il profumo è complesso, intenso e persistente, con sentori di frutta secca, miele, mele cotogne, marmellata. Il sapore è dolce, caldo e armonico.

Il metodo di produzione del Colli del Trasimeno Bianco prevede l’impiego di uve Trebbiano toscano (dal 60 all’80%), e di Malvasia bianca, Verdicchio bianco, Verdello e Grechetto, da soli o insieme (fino a un massimo del 40%). Per il Rosso si ricorre a un 60-80% di Sangiovese e a un 40% di Ciliegiolo, Gamay, Malvasia bianca lunga e Trebbiano toscano da soli o insieme (Malvasia e Trebbiano max 20%

Il vitigno Trebbiano è spesso accompagnato da un aggettivo che ne indica la zona di provenienza o di maggior diffusione. Fra tutte le “famiglie” di uve coltivate in Italia è quella che presenta la maggiore omogeneità, sia per la zona di coltivazione (principalmente il Centro Italia) che per le caratteristiche (uve principalmente a bacca bianca, polpa dal sapore semplice).

L’ipotesi più accreditata sull’origine del nome è quella che lo fa risalire Vinum Tribulanum, prodotto in agro tribulanis presso Capua, citato da Plinio nella Naturalis Historia. In Francia il Trebbiano toscano viene designato Ugni Blanc, questo nome ricorda le Eugenie (ossia di nobile origine) ciate da Plinio.

Già dal dodicesimo secolo erano noti e apprezzati in Italia dei vini liquorosi dolci, aromatici, per lo più bianchi,  prodotti in Grecia con la tecnica dell’appassimento delle uve al sole. Questi vini venivano designati con il nome criticos (perchè provenienti da Creta) o thireon (perchè provenienti da Therea).

All’inizio del quindicesimo secolo i Veneziani occuparono il Peloponneso e cominciarono ad importare questo vino dalla città di Monemvasia (il cui nome significa porto che ha una sola entrata), indicandolo con il nome di Monenvasia, Monovasia o Malvasia. Il vino ebbe un tale successo da indurre i Veneziani a promuovere la coltivazione delle uve da cui veniva prodotto in particolare a Creta, zona che si prestava climaticamente e morfologicamente a questa cultura. Nel 1570 i Turchi conquistarono Creta e ciò indusse i Veneziani ad estendere la coltivazione di queste uve in altre regioni le quali si trovavano sulle rotte navali dei mercanti Veneti.

Grazie all’opera dei Veneziani tra il 1500 e il 1700 la Malvasia divenne il vino più importante d’Europa , a Venezia alcune osterie vendevano esclusivamente Malvasia.

 

Strada del Vino Colli del Trasimeno

 

 

 

abbinato ai piatti di Un’Itàlia:

piatto n. 96     Maccheroni con le noci-Proposto da:club auto e moto “Il Magnete”   

Piatto n. 97.    Tisichelle-Proposto da:club auto e moto “Il Magnete”
Piatto n. 99.    Pampepato Ternano-Proposto da:club auto e moto “Il Magnete”
Piatto n.101.    Rocciata di Assisi-Proposto da:Ufficio Turismo Assisi
Piatto n.106.   Tozzetti alle mandorle-Proposto da:Ass, “Strada del Vino Colli del Trasimeno”

 

 

 

 

 

 

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