RUIT-HORA Barbera d’Alba DOC: vino selezionato per Un’Itàlia

RUIT-HORA Barbera d’Alba DOC 2005 Az. Agr. GHIOMO DI ANFOSSI GIUSEPPINO  GUARENE  CN medaglia argento 2009

 

L’azienda agricola, nata nei primi dell’800, prende il nome dalla cascina “GHIOMO”, ex convento di frati, ed è situata a Guarene, cuore del Roero, a 3 Km da Alba, patria mondiale del vino.  Il Ruit-Hora viene prodotto solo nelle annate di assoluta eccellenza e le sue bottiglie sono tutte numerate ed è composto da Barbera per il 95% e Nebbiolo per il 5%..le uve più ricche di storia e tradizione piemontese. Il Ruit-Hora, vino sicuramente e volutamente non semplice, sposa la grande generosità del Barbera con la regale eleganza del Nebbiolo.Per apprezzarne a pieno le sue qualità si consiglia l’apertura alcune ore prima..

La Barbera d’Alba DOC è un vino di prestigio, ricco di colori che si richiamano in genere al rubino purpureo, proprio quello degli abiti cardinalizi; il profumo è ampio e composito, con note fruttate che ricordano la mora, la ciliegia, la fragola e la confettura di frutti rossi e sentori speziati che richiamano la cannella, la vaniglia, il pepe verde.

Il sapore, pieno e corposo, attenua la caratteristica di acidità tipica del vitigno. Si utilizzano con successo legni piccoli adatti al tipo di vino, proprio perché anch’essi smorzano l’acidità che – va precisato – resta fondamentale per l’equilibrio di gusto del prodotto e per una buona, piacevole bevibilità e digeribilità.Vino tradizionalmente “da pasto”, qualche decennio fa considerato sinanche sgarbato e popolare, ultimamente ha avuto un importante miglioramento qualitativo ottenuto mediante processi di vinificazione e scelta delle uve più accurati, al punto da arrivare a competere sotto il profilo organolettico con vini assai più blasonati. Colore rosso rubino da giovane con tendenza al rosso granato dopo l’invecchiamento.Le origini del vitigno Barbera sono antichissime, ma i primi documenti che ne danno testimonianza risalgono solamente a qualche secolo fa. Infatti, la prima traccia formale del Barbera si trova in un documento del XVII secolo conservato nel municipio di Nizza Monferrato. Mentre se ne fa menzione ufficiale solo nel 1798, alla stesura della prima ampelografia dei vitigni coltivati sul territorio piemontese compiuta dal Conte Nuvolone, vicedirettore della Societa’ Agraria di Torino.
Il Barbera, o meglio la Barbera, come viene chiamata tradizionalmente dai contadini piemontesi, il cui carattere ruvido e schivo e’ simile proprio a quello espresso da questo rosso schietto e robusto, e’ uno dei vini piu’ noti ed apprezzati in tutta Italia per la sua generosita’ nel carattere alcolico

Il Nebbiolo è un vitigno, producente uva a bacca colorata (nera), è considerato uno dei vitigni di maggior pregio, adatto per vini da invecchiamento di altissima qualità.
Il termine nebbiolo pare derivare da “nebbia”, non è chiaro se per definire l’aspetto dell’acino, scuro, ma appannato (annebbiato) da abbondante pruina, ovvero se dovuto alla maturazione molto tardiva delle uve, che porta spesso a vendemmiare nel periodo delle nebbie autunnali.Il Nebbiolo ha le sue prime citazioni storiche alla fine del 1200, (Pier Crescenzio, “liber” dell’Agricoltura), per la sua presenza in vari luoghi, primariamente in Piemonte, soprattutto per l’Astigiano e le Langhe. Solo a partire dal XIX secolo il Nebbiolo viene frequentemente citato nelle opere dei più famosi ampelografi. Nel 1431 è citato negli statuti di La Morra assieme al Pignolo (Pinot).È coltivato in particolar abbondanza in Piemonte nelle Langhe e nel Roero in provincia di Cuneo e nell’Alto Piemonte dove possiamo indicare le sottozone del Canavese soprattutto nel comune storico di Carema in provincia di Torino, del Biellese, dell’Alto Vercellese e del Novarese. È presente anche nell’Astigiano seppure in quantità minore.

 

 

Scheda Denominazione

 

 

 

abbinato ai piatti di Un’Itàlia:

Piatto n.61.    Agnolotti gobbi-Proposto da: comune di asti

Piatto n.62.    Pasta all’Ossolana-Proposto da:Comunità Montana delle Valli dell’Ossola

Piatto n.63.    Antichissimo tartà-Proposto da:Agriturismo Cantina la Villetta

Piatto n.64.    Caponeit Valsesiani con fonduta di Toma di Campertogno
                      Proposto da:Ristorante Casa Alla Piana

Piatto n.65.    Doba Cuneese-Proposto da:Le Fanfaron Bistrot

Piatto n.67.    Supa ‘d coj ( zuppa di cavoli)-Proposto da:Pro Loco Fiorano

Piatto n.69.    Corzetti novesi al sugo di funghi-Proposto da:Pro Loco Pasturana

Piatto n.72.    Tapulone alla Bochese-Proposto da:Pro Loco Boca (No)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Condividi con