AUXO COLLI DI LUNI ROSSO DOC: vino selezionato per Un’Itàlia

AUXO COLLI DI LUNI  ROSSO DOC 2008 CANTINE LUNAE BOSONI SRL ORTONOVO SP medaglia argento 2010
 

 

I vini delle Cantine di Luni traggono prestigiose origini dalla storia antica: furono infatti gli etruschi e poi i romani a coltivare vitigni nei dintorni di Luni, territorio che si estende dalle colline che preludono le Alpi Apuane fino al mar Ligure
Vitigno: Sangiovese, Ciliegiolo, Canaiolo, età media delle viti 35 anni nei vigneti posti a monte dell’Aurelia, a Ortonovo e Castelnuovo Magra
Caratteristiche:Rosso rubino con lievi sfumature di granato. Intenso e persistente, fine con sentore di marasca e piccoli frutti rossi. Sapore secco, sapido, giustamente tannico, armonico e di grande struttura.

Sangiovese
Il Sangiovese (insieme alla Barbera) è uno dei vitigni italiani più diffusi (le aree coltivate coprono l’11% della superficie viticola nazionale); viene coltivato dalla Romagna fino alla Campania ed è tradizionalmente il vitigno più diffuso in Toscana. Entra negli uvaggi di centinaia di vini, tra i quali alcuni dei più prestigiosi vini italiani: Carmignano, Rosso Piceno Superiore, Chianti e Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, Montefalco rosso, Sangiovese di Romagna, Morellino di Scansano e molti altri meno conosciuti ma altrettanto validi.Le origini e la provenienza del Sangiovese sono incerte: le prime informazioni sicure risalgono solo al XVI secolo, quando Giovan Vettorio Soderini, nel suo trattato “La coltivazione delle viti”, ne parla dicendo che «il Sangiocheto o Sangioveto è un vitigno rimarchevole per la sua produttività regolare». Anche l’origine del nome è incerta e varie sono le teorie: alcuni sostengono che derivi da “sangiovannese” in quanto originario di San Giovanni Valdarno; altri invece lo fanno risalire a forme dialettali (da “san giovannina”­ uva primaticcia ­ dato il suo precoce germogliamento a fine giugno per la festa di San Giovanni Battista), chi sostiene che derivi da “sanguegiovese”, ossia “sangue di Giove” (in quanto proveniente dal Monte Giove nei pressi di Santarcangelo di Romagna).
Il Sangiovese viene utilizzato negli uvaggi di centinaia di vini, tra i quali alcuni dei più prestigiosi vini italian, in Liguria è diffuso marginalmente ma rientra nelle DOC dei Colli di Luni

Ciliegiolo
Secondo alcuni studiosi le origini di questo vitigno potrebbero essere spagnole, in quanto esso sarebbe stato introdotto in Italia dai pellegrini provenienti dal Santuario di Santiago de Compostela.Tuttavia va osservato che nel 1947 Bruni, a seguito di una ricerca appositamente condotta in Spagna, non trovò alcun vitigno simile al Ciliegiolo.Ipotesi più recenti ne suggeriscono una provenienza italica: recenti studi di genetica, infatti, dimostrerebbero che il Ciliegiolo, attraverso l’incrocio con antiche varietà della Campania, sia addirittura uno dei genitori del Sangiovese.
Ampiamente coltivato in Toscana, dove entra nella composizione di diversi vini a DOC (es. il Chianti ed il Chianti Classico), è presente in particolare nel territorio maremmano, dove sembra sia stato introdotto attorno al 1870; diffuso anche in Liguria, Umbria, Abruzzo e Lazio.Il vitigno ciliegiolo giunge in Liguria – probabilmente – dalla Spagna attraverso la Toscana, in special modo la Maremma, area in cui ammorbidiva le durezze e le asprezze dell’onnipresente Sangiovese.

Il Canaiolo è un vitigno diffuso soprattutto nell’Italia centrale, utilizzato nella produzione di diversi vini DOC e DOCG. In particolare viene utilizzato per conferire morbidezza al Chianti e nel XVIII secolo era più coltivato dello stesso Sangiovese, vitigno base del Chianti. Oltre che nel Chianti, il canaiolo viene utilizzato, quasi esclusivamente in assemblaggio, anche per diversi vini dell’area del centro Italia.
Dal punto di vista morfologico, la pianta è caratterizzata da una foglia non molto grande, quasi sempre a 5 lobi, di colore scuro e opaco; il grappolo non è molto grande, con forma tozza ed acini rotondi con buccia blu tendente al viola.Canaiolo nero. E’ l’uva che apporta morbidezza nella composizione del Chianti; nel Settecento era addirittura più popolare del Sangiovese. Oggi è utilizzata soprattutto nelle regioni centrali d’Italia, sempre in assemblaggio, salvo qualche caso sporadico. I suoi sinonimi sono Caccione Nero, Uva dei cani, Uva merla, Uva donna, Canaiuolo, Cannaiola, Tindiloro. Ha foglia medio-piccola, pentalobata, più raramente trilobata, di colore verde scuro e opaca; grappolo medio, piuttosto spargolo, tozzo o piramidale, con una o due ali; acino medio, rotondo e regolare, buccia consistente blu-violacea con molta pruina. Ha poca vigoria.

 

 

 

Vigneto storico delle Cinque Terre

Socio IterVitis

 

 

 

 

 

 

 

Strada del vino dei Colli di Luni

 

 

 

 

abbinato ai piatti di Un’Itàlia:

Piatto n.40.    Trippe arcolane-Proposto da:ProLoco Arcolana

 

 

 

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