Il miele di Sardegna.. al castagno

Si distingue dagli altri tipi di miele per la colorazione più scura (marron scuro) e per il suo gusto amaro. Oggi il miele viene prodotto nelle arnie che hanno sostituito i rustici “bugni” e consentono agli apicoltori di ottenere maggiori produzioni. L’arnia è costituita dal nido o camera di covata e dal melario, un apposito reparto in cui viene prodotto il miele. Per ottenere il miele di castagno l’apicoltore verso metà giugno trasferisce le arnie in un castagneto, assicurandosi che le api pratichino un’alimentazione basata unicamente sul fiore di castagno. Verso la fine di settembre si procede alla smielatura attraverso uno strumento chiamato smielatore, che per forza centrifuga asporta il miele dai favi, celle dove le api depositano il miele, per estrarre il miele dai favi, essi vanno liberati dagli opercoli, la pelliciola di cera con la quale le api rinchiudono le celle, appena il miele raggiunge il necessario grado di maturità. In tale operazione si parla di favi disopercolati, vengono utilizzati speciali coltelli a cazzuola, detti appunto disopercolatori. Il miele viene poi raccolto in un altro recipiente sottostante, e quindi versato in un recipiente cilindrico di lamiere chiamato maturatore. Qui viene depurato dagli eventuali corpi estranei: frammenti di cera, api morte, che rapidamente si raccolgono alla superfice. Dal maturatore il miele appena depurato (dopo circa una settimana) viene tolto e passa nei recipienti per la vendita, previa una seconda filtrazione con filtro a maglia più fina.

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