Il primo termine del binomio è il nome con cui i Latini designavano la pianta, conosciuta sin d’allora per la sua commestibilità e per le sue proprietà medicinali; esso discende dal greco malasso = ammollisco, per le proprietà emollienti. Il secondo termine deriva dal latino con il significato di “selvatico, non coltivato”, in riferimento alla spontaneità della specie.La Malva è comunissima nei terreni incolti e in tutti i suoli ricchi di nitrati, lungo le strade, negli orti e nei pressi delle abitazioni. Sovente viene attaccata da un fungo, la ruggine della Malva (Puccinia malvacearum Mont.), che produce vistose macchie di colore bruno-rossastro sulle foglie e sul fusto.

Si raccolgono le cime delle piante giovani oppure le foglie tenere delle piante adulte, privandole però del lungo picciolo, fibroso e duro. Tale raccolta va effettuata in pieno inverno, prima che vengano emessi i fiori, evitando i soggetti colpiti dalla ruggine che hanno sapore sgradevole.

I getti giovani e le foglie si mangiano lessati e poi conditi con olio, sale e aceto. I composti glucidici di cui la pianta è ricca impartiscono all’alimento un gusto dolciastro, non gradito a tutti i palati, nonché un blando effetto lassativo. Nel territorio in esame, l`impiego gastronomico della Malva non è molto praticato, ma si riscontra solo in aree ristrette, dove peraltro sta cadendo in disuso. Molte delle persone intervistate hanno confermato che, in passato, tale tradizione alimentare era più viva e diffusa. In tutte le località indagate, la pianta è, invece, assai nota per le sue virtù officinali. Si preparano decotti delle foglie e infusi dei fiori che sembra abbiano azione antinfiammatoria, emolliente e anticostipatoria per la presenza di mucillagini, resine, pectine e altri principi attivi.

gnocchi alla malva

1 Kg di patate
300 g di foglie tenere di malva e ortiche
1 manciata di fiori rosa di malva
1 uovo
3 etti di farina
1 spicchio d\’aglio
1 cartoccio di panna da cucina
1 etto di prosciutto cotto
1/4 di dado
burro, sale, pepe, parmigiano

Mettere a bollire abbondante acqua salata e buttarvi 1 Kg di patate lavate, a lessare (con la buccia) per 30 o 40 minuti e poi scolarle. Una volta tiepide sbucciarle e passarle allo schiacciapatate. Lessare, in acqua leggermente salata, 300 grammi di foglie tenere di malva e ortiche, poi scolarle, strizzarle e tritarle finemente o frullarle. Unirle alla purea di patate con un uovo, 300 grammi di farina, sale e pepe. Impastare e preparare gli gnocchi nel modo consueto. A parte sciogliere in un tegamino una noce di burro con uno spicchio di aglio schiacciato, versare un cartoccio di panna da cucina, 1 etto di prosciutto cotto tritato e 1/4 di dado. Far cuocere gli gnocchi e scolarli, condirli con il sugo e cospargere con petali di fiori rosa di malva e parmigiano a scagliette.

fonte www.altavaltrebbia.net

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