“U morzeddhu”

Vero simbolo dell’antica cucina catanzarese e piatto  tipicamente contadino è “u morzeddhu”, una ricetta dal sapore unico  quasi scomparsa sia per gli ingredienti “poveri” che vengono utilizzati sia per la preparazione lunga e impegnativa.

La nascita di questo piatto è legato ad una vecchia leggenda catanzarese, secondo la quale una donna che lavorava come serva in una famiglia molto facoltosa, aveva enormi difficoltà nel far quadrare i conti legati al bilancio domestico ed un giorno, per far fronte a tali problemi, ideò un piatto a base di carne: un piatto sostanzioso, che potesse essere conservato a lungo e che permettesse di utilizzare tutte le interiora del vitello che normalmente venivano scartate dal cuoco ufficiale della famiglia presso cui lavorava.
Ideò quindi, dopo tante prove, “u morzeddhu” e lo chiamò così perché è tagliato in piccoli pezzi (in dialetto catanzarese morzha morzha).
Gli ingredienti originali di questo piatto sono le frattaglie di bovino, concentrato di pomodoro, peperoni piccanti, sale, origano, e alloro (nella vera ricetta Catanzarese l’alloro non viene usato, neanche l’origano viene aggiunto al sugo ma si fa un mazzetto e con questo si rimesta il preparato). Può essere servito nel piatto o, come vuole la tradizione, nella pitta
Ingredienti per 4 persone

Trippa: 200 gr. tra Rumine, Abomaso e Reticolo – 400gr. di Omaso, 200 gr. tra Esofago, Polmone, Milza e Cuore
Carne di vitello: 200gr di pancia, per il condimento: 200 grasso animale, 100 gr. di concentrato di pomodoro, 1,5 litri di conserva di peperone, alloro, origano, peperoncini piccanti calabresi. Sale: q.b. da mettere a fine cottura

Preparazione

Dopo aver sciacquato la trippa, centopezzi, esofago, milza, polmone  e il grasso mettete il tutto in una pentola colma di acqua e ponete sul fuoco a bollire.

Una volta cotte le interiora, mettete da parte il grasso che affiora in superficie, e tagliate il tutto in piccoli pezzi. I pezzi non devono essere ne troppo grandi ne troppo piccoli.

Si prepara un soffritto a fuoco vivo con peperoncino, alloro, origano, la colatura del grasso e poco olio, si aggiunge la carne, si sala il tutto e si fa rosolare finchè non toglie l’acqua in eccesso.

Dopo aver soffritto il tutto, mettete a fuoco molto lento; si aggiunge il concentrato di pomodoroe la salsa di peperoni , si fa insaporire la carne, e subito dopo si aggiunge la conserva di pomodoro.Si aggiunge dell’acqua tiepida, aggiustare di sale e peperoncino e continuare la cottura a fuoco lento per circa 4 ore.

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