Il pane…la sua storia


Non c’è leggenda, fantasia o documento che ci informi di quando l’ uomo iniziò a introdurre il pane nella sua alimentazione . sappiamo che la cerealicoltura preistorica si sviluppò in modo definitivo soprattutto nella fase di passaggio dal Paleolitico al Neolitico (chiamata Mesolitico o Neolitico inferiore ), in un epoca , però, anteriore a quella finora ritenuti di 8000-7000. anni a.c.

Sembra che il primo cereale a convertirsi in pane sia stato l’ orzo, forse la più antica graminacea (assieme al miglio ) conosciuta dall’ uomo  un altro tentativo di panificazione fu fatto appunto con il miglio, graminacea dall’ elevato potere nutrizionale: dal neolitico a oggi , in Africa e nelle regioni caldo-aride dell’ Asia meridionale trova ancora larga diffusione una specie di tortino a base di questo cereale (“pan di miglio”). La segale(cereale dotato di buone caratteristiche pacificatorie) era conosciuta, assieme all’ avena , già all’ età del bronzo e se ne sono ritrovati i residui in giacimenti di quell’ era. Intorno al IV secolo a.c. , nei paesi dell’ Europa centrosettentrionale questo cereale venne coltivato a scopo alimentare e il suo utilizzo si diffuse soprattutto per la preparazione del pane e dei suoi derivati.

E’, in ogni caso, il frumento che, da sempre, e’ destinato a conoscere il maggiore e più duraturo successo, dovuto in buona parte alla sua straordinaria e unica attitudine alla panificazione. La coltivazione del grano , attuata volontariamente, risale come si e’ detto, a tempi piuttosto antichi. Questi dati ci inducono a pensare che il pane, suo principale derivato, sia uno dei cibi più antichi.

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