La grappa..l’elisir tutto italiano

La storia della grappa risale al 1000 dC, quando la Scuola Medica di Salerno ha codificato le norme per la concentrazione di alcol attraverso la distillazione, prescrivendo il  suo uso a scopo terapeutico. Dal momento che i residui d’uva erano a buon mercato e ampiamente disponibili, sono stati immediatamente utilizzati per la distillazione degli alcolici.

La prima menzione di acquavite (grappa) risale al 1400, ma la prima ricerca documentata sul tema risale al 1600 ed è stata effettuata dai gesuiti. Da  allora, e fino a oggi, la grappa è rimasta un prodotto che i contadini ottenevano nelle loro cantine con strumentazioni di  vario genere, atte a sfruttare al massimo persino gli scarti della pigiatura delle uve: le cosiddette vinacce, cioè graspi, bucce e semi rimasti dopo la separazione del mosto. Fino all’Ottocento, il termine grappa venne riferito all’acquavite di vinaccia

genericamente intesa, e ogni regione italiana la denominava in modo diverso, e la  produceva con criteri strettamente legati agli usi locali. Amata dalle classi popolari, inserita nel corredo degli alpini come genere di conforto, è stata tradizionalmente snobbata dai ceti benestanti.Ll’uva era prerogativa dei proprietari terrieri mentre, una volta pigiata e ottenuto il vino, le vinacce venivano considerate uno scarto e quindi a disposizione dei contadini.
Fare e bere grappa quindi era ed è stato per molto tempo  sinonimo di povertà e di basso livello sociale

Per molti secoli non è stata fatta alcuna distinzione tra i distillati ottenuti da uve e quelli ottenuti da altri tipi di frutta. Solo nel XVIII secolo, la grappa è diventata un prodotto distinto con le sue caratteristiche peculiari. Oggi, la grappa è un prodotto italiano eccellente protetto e regolata da leggi nazionali e dell’UE.

L’etichette delle varie grappe possono comprendere informazioni sulla denominazione geografica del prodotto, la varietà d’uva, e il tipo di alambicco utilizzato nella sua produzione. Le varietà di grappa e le tecniche di produzione possono essere classificate nel seguente modo:

Grappa giovane caratterizzata solo dagli aromi derivanti dalla varietà d’uva e fermentazione.

Grappa affinata in legno (grappe invecchiate in botti di legno).

Grappa invecchiata , invecchiata almeno 12 mesi in botti di legno.

Grappa Stravecchia o riserva, invecchiata almeno 18 mesi in botti di legno.

Grappa aromatizzata, grappa alla quale sono stati aggiunti sapori di frutta o erbe

 

 

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