Un alleato a tavola ..il peperoncino

Le prime testimonianze assai labili e non documentate sul peperoncino risalgono al 5.500 a.C. Una prima coltivazione sistematica viene fatta risalire dal 1.000 al 300 a.C. ad opera degli Olmechi, antico popolo messicano. Il peperoncino era conosciuto anche dai Toltechi, arrivati in Messico dalla California intorno al VII secolo a.C.

La prima citazione europea sul peperoncino risale al 15 gennaio 1493. Nel diario di bordo di Cristoforo Colombo, in viaggio dall’isola di Hispaniola, Bartolomeo De Las Casas scrive che il peperoncino é “…spezia migliore del nostro pepe e nessuno mangia senza il condimento di questa spezia che giova molto alla salute”. Nel 1494, in occasione del secondo viaggio di Colombo, il medico di bordo, Diego Alvarez Chama, decise di portare alcune piantine dall’isola di Haiti fino in Spagna, forse prevedendo il successo che avrebbe ottenuto questa pianta.
La diffusione in Europa si deve agli Spagnoli ed ai Portoghesi, senza che questo nuovo prodotto riscuotesse successo. Gli stessi Portoghesi furono fautori della grandissima diffusione del peperoncino in Asia, portandolo a Goa, una loro colonia sulla costa occidentale del Decan in India, da dove l’apprezzamento e l’uso sistematico si espanse in tutto il continente.

A differenza degli Europei, Africani, Asiatici e Arabi lo accolsero con grande entusiasmo, sposandolo al gusto delle loro cucine. In India diventò di casa al punto che negli anni successivi venne chiamato pepe d’India e pepe di Calcutta.
Il basso costo consentì al peperoncino di divenire subito la spezia dei poveri, in alternativa alle altre, tutte molto più costose, come testimonia nel ‘500 Nicolò Monardes nel suo trattato di gastronomia, “… il peperoncino si usa esattamente come le spezie aromatiche che si portano dalle Molucche con la differenza che quelle costano molti ducati et queste altre non costa che seminarle”.

Arriviamo alla fine del ‘600 quando i Turchi portano il peperoncino durante la loro espansione in Europa, attraverso la Bulgaria fino in Ungheria, dove venne chiamato paprika, riscontrando un immediato successo tanto da diventare indispensabile nel gulash, piatto tipico tradizionale.

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