Pici all’aglione.. la proposta dell’Albergo Roberta di Sarteano (SI) per Un’Itàlia

Da sempre, in alcune zone della Toscana, i pici sono un vero e proprio rito. Le nostre nonne ricordano con commozione quando, la domenica mattina, nella cucina si preparavano i pici. Si faceva a gara, anche le bambine, per confezionarli meglio e soprattutto lunghissimi. La bravura sta, infatti, nel non farli spezzare mentre si “piciano”. La sera poi, se avanzati, ripassati in padella e lasciati attaccare un pò sul fondo, sembravano più buoni che a pranzo.

Per 4 persone:
400 gr. Pici
4 spicchi di “aglione”
800 gr. pomodori pelati
50 gr. prezzemolo
peperoncino in polvere q.b.
olio extra vergine di oliva toscano

In una padella bassa e larga (tradinalmente casseruola di coccio) con abbondante olio extra vergine fate rosolare a fuoco basso l’aglione sbucciato e tagliato a fettine sottili. Unite i pomodori pelati ed il prezzemolo tritato e, se piace, un pizzico di peperoncino. Sale q.b. Cuocete il tutto per 15 minuti e passate il sugo ottenuto con il mixer o il passatutto. Cuocete i pici in abbondante acqua salata, scolateli a giusta cottura e saltateli nella salsa per 3-4 minuti. Serviteli ben caldi con una spolverata di pecorino (di Pienza, ovviamente !).

 

A Sarteano, paesino medievale in provincia di Siena, a questa particolare pasta si è anche voluto dare un particolare condimento: il sugo all’AGLIONE. Ovunque viene copiata questa salsa ma l’ingrediente principale viene sostituito con del comunissimo aglio. L’Aglione, invece, è un particolare tipo di aglio che nasce e cresce solo a Sarteano e dintorni. Un grosso aglio composta da soli 4 spicchi, ognuno grande come una testa di aglio normale. Coltivarlo non è semplice ed attualmente è complicato reperirlo se non dai vecchi contadini del posto. Il suo sugo, pur nella sua semplicità di preparazione, appare molto delicato nel gusto e soprattutto facilmente digeribile ed apprezzato anche da chi non è un vero amante dell’aglio.

 

www.albergoroberta.it

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