ARUCA Rosato SALENTO IGT: vino selezionato per Un’Itàlia


ARUCA SALENTO IGT  2008 AZ. AGR. SANTI DIMITRI DI VINCENZO VALLONE   GALATINA  LE medaglia argento 2009

Rosso cerasuolo con lampi   rubino,fruttato,floreale con sapore vellutato,intenso,ben equilibrato, Negroamaro 100%

Il Negroamaro , insieme al Primitivo e al Nero di Troia , è fra i vitigni principali della Puglia , dove è presente sin dal VI secolo avanti Cristo. Fino a un paio di secoli fa era presente nella zona anche un vitigno simile che veniva definito Nerodolce e questo spiega anche l’origine del Nome Negro Amaro ( Niuru Marué ) : altri nomi utilizzati per identificare lo stesso vitigno sono Jonico , Abruzzese , Uva Cane. Come per gli altri due vitigni sopra indicati , per lunghi periodi è stato un vino da taglio per la sua ottima vigoria e produttività.

Vitigno a bacca nera di origini incerte, forse introdotto dai greci nella zona ionica pugliese. Il suo nome deriverebbe dal termine dialettale “niuru maru”, sinonimo locale del vitigno, per il caratteristico colore nero dell’acino e il sapore tipicamente amarognolo del vino che se ne ricava. La sua coltivazione, con sufficiente sicurezza, può risalire all’epoca della colonizzazione greca della Puglia, nell’VIII – VII secolo a.C. ed a conferma di ciò ci sarebbe anche la derivazione da una parte latina “Nigra” e da una parte greca “Mavro” del termine, indicante in entrambi i casi il colore nero intenso della buccia e del vino. È molto diffuso in Puglia, in particolare nel Salento. È la sesta uva a bacca nera coltivata in Italia, con circa 32.000 ha.

Caratteristiche ampelografiche: Grappolo di medie dimensioni, forma tronco-conica, semplice, corto, serrato. Acino medio di forma obovoide con buccia pruinosa spessa e consistente, di colore nero-violacea. Polpa succosa, dolce a sapore neutro.

Fenologia: Epoca di germogliamento media, Epoca di fioritura media, Epoca di invaiatura medio- tardiva, Epoca di maturazione tardiva.
La denominazione “Salento IGT” interessa le province di  Brindisi, Lecce e Taranto. Il Salento Rosato è dato, per almeno il 70% dalle uve del vitigno Negroamaro.Per il restante 30% possono concorrere uve dei vitigni raccomandati e autorizzati nell’area di produzione.

Se in etichetta é menzionato un vitigno specifico la sua partecipazione non può essere inferiore all’85%.Il Salento rosato può fregiarsi dell’indicazione Negramaro.

 


 

Strada del Vino del Salento

 

 

abbinato ai piatti di Un’Itàlia:

Piatto n.78.    Ciceri e tria-Proposto da:AnnaMaria Chirione Arnò

 

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