Il crescione è una pianta erbacea coltivata per le sue foglie commestibili dal gusto un po’ amaro. La sua coltura risale al XVIII secolo e non ha subito grandi evoluzioni. Tutti i lavori di raccolta e di manutenzione si effettuano ancora interamente a mano. Cresce nell’acqua e quando è coltivato su scala commerciale, il luogo di coltura deve essere alimentato esclusivamente con acqua di sorgente. L’acqua viene controllata dai servizi sanitari più volte all’anno e questo fa del crescione il tipo di insalata più controllato.
Sono le foglie emergenti dall’acqua ad essere raccolte e consumate.
Contrariamente a tutte le altre insalate, è la sola varietà la cui produzione è in calo, principalmente a causa dell’aumento del consumo di acqua da parte delle città.

Le piante del crescione crescono presso i fossi, e talora anche nelle acque stesse, purché limpide e poco mosse; i cespi di crescione d’acqua possono venire coltivate anche in un angolo ombroso del giardino ove il terreno venga sempre mantenuto umido.
  Si raccolgono le foglie tenere prima della fioritura, avendo cura di non estirpare le radici e le piante quando sono in fiore, cioè tra maggio e agosto.

Sia per il sapore piccante di quest’erba che non sempre riesce gradito, sia per le sue caratteristiche è consigliabile consumare il crescione d’acqua con moderazione, mischiandolo con altre erbe da insalata, quali il tarassaco, il piattello, l’aglio orsino e il radicchio selvatico.

Crescione cotto in minestra con una patata e un po’ di panna per legare. Cocktail di vitamine garantito!     

Salsa di crescione per accompagnare pesce bollito. Poco prima di servire, frullare del crescione fresco, lavato e asciugato. Allungare con un po’ di brodo di cottura del pesce, salare e pepare. Avrete una salsa che metterà in risalto il gusto del pesce.

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