La licurdia calabra

Le patate sono da sempre presenti nella cucina calabra e, in particolare, in quella aspromontana: arrostite al forno o alla brace, come accompagnamento alla carne di capretto oppure in zuppa con le cipolle. Le varietà coltivate sono la Bellina, rotonda e a pasta bianca la Spunta, dalla forma allungata e dai due diversi tipi di pasta (gialla o bianca) ideale per le fritture o cotta al forno. I pastori aspromontani erano soliti cuocere questa varietà di patata con la buccia sotto la brace. Le patate, una volta cotte, venivano condite con olio, sale e peperoncino piccante. La patata Rosa, dal corpo leggermente allungato e più piccola della Spunta, con la pasta di colore tendente al rosa pallido, si usa nella preparazione di impasti dolci o salati, come gnocchi o crespelle.

Tra le eccellenze della produzione agricola calabrese  troviamo la cipolla rossa di Tropea. Coltivata ormai in tutta la Calabria, in particolare nella costa tirrenica che va dalla provincia di Vibo Valenia a quella di Cosenza, è però un prodotto tipo della città da cui prende il nome: Tropea. La sua prima apparizione sembra risalire ai tempi dei fenici e da allora non si è mai smessa la coltivazione. Con le patate e le cipolle si cucina la licurdia, una zuppa servita nelle fondine su fette di pane casereccio tostate, condita con olio extravergine di oliva e pecorino grattugiato.     

Che cosa occorre:

750 gr di cipolle novelle; 3 patate; pecorino; olio d oliva; sale; peperoncino rosso; pane casalingo. Prepariamola insieme: Affettiamo le cipolle non troppo finemente e poi, una volta sbucciate, tagliamo le patate a dadini. Mettiamo tutto in pentola con abbondante acqua e facciamo cuocere per circa un’ora. Nello stesso tempo, dopo aver affettato il pane, lo facciamo tostare in forno e poi lo strofiniamo con il peperoncino e disponiamo le fette nei piatti fondi. Quando le patate e le cipolle saranno sfatte la zuppa è cotta e potremo versarla nei piatti aggiungendo olio crudo e pecorino grattugiato.

 

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