La frisella pugliese

In passato in Puglia si usava bagnare le friselle direttamente in acqua di mare, e consumarle condite col solo pomodoro fresco, premuto per far uscire il succo.

La forma non è il risultato di una ricerca estetica o del caso, risponde a precise esigenze di trasporto e conservazione. Le friselle venivano infilate in una cordicella i cui terminali venivano annodati a formare una collana, che era facile appendere per un facile e comodo trasporto e conservazione all’asciutto. La frisella era infatti un pane da viaggio, da qui l’uso di bagnarla in acqua marina da parte dei pescatori, questi la usavano anche come pane per le zuppe di pesce o di cozze, alimento abituale durante le battute di pesca che duravano parecchi giorni.


Ingredienti per 1 persona:
1 frisella – 2-3 pomodori maturi, tipo San Marzano – origano in polvere – capperi – peperoncino piccante – basilico – aglio – olio extravergine d’oliva- sale.
Immergere per qualche secondo in acqua fredda la frisella, farla sgocciolare, quindi sfregarla con uno spicchio di aglio e condirla con i pomodori, ridotti a dadini, o schiacciati direttamente sopra, sale, olio, origano, peperoncino, capperi e qualche foglia di basilico.
Volendo si può arricchire la frisella con cubetti di formaggio fresco, tipo caciotta o scamorza.
Le friselle sono quelle mezze ciambelle molto dure, a base di farina integrale oppure d’orzo, che si trovano nei supermercati. Sono sicuramente una buona alternativa estiva ad un primo piatto.

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